FABIO CAPRA
Brescia con entusiasmo
Varie
11/03/2013
Piazza Vittoria, la storia si ripete. Una farsa!
Riapre l'Antica BIGIOtteria Labolani
Statua ERA FASCISTA (El Bigio)
Delibera Giunta settembre 1945 Rimozione
Delibera Giunta dicembre 1945 Sostituzione
Costi ricollocazione BIGIO Giunta Paroli
Bresciaoggi 24 febbraio 2013 Conf. Stam. PD
Giornale di Brescia 24 febbraio 2013
Bresciaoggi 3 marzo 2013
Associazioni: NO BIGIO

Un giorno il fascismo sarà curato con la psicoanalisi.

Ennio Flaiano 1956

Un rigurgito. Una decisione che dividerà la città. 

Per quale motivo la Giunta, in particolare l'Assessore Mario Labolani, ha deciso di riportare in Piazza Vittoria la statua dell'ERA FASCISTA, volgarmente chiamata "EL BIGIO"? Un marmo di ARTURO DAZZI del 1932, alto circa 7,5 metri. "Mediocre opera d'arte" com'è definita nella delibera di smantellamento, messa in Piazza Vittoria dai fascisti e dal Podestà per compiacere il Duce, Benito Mussolini. Nessuno lo sa. Nessuna comunicazione in Consiglio Comunale o in Commissione, infatti, è stata resa dal Sindaco Paroli.

PER SAPERNE DI PIU' SULLA STATUA VAI ALLA PAGINA   http://it.wikipedia.org/wiki/Bigio

                 

Giaceva nel deposito di Via Rose da 67 anni, degradata, dimenticata, con la struttura fortemente compromessa. Ora è stata trasferita per il restauro presso l'Istituto LABA.

La statua fu smantellata qualche mese dopo la liberazione a seguito di un preciso atto amministrativo del Sindaco Guglielmo Ghislandi, condiviso dalla cittadinaza. La delibera del 1945 puntualmente indica anche il costo dell'operazione: lire 295.000. Non abbiamo notizia, invece, di un atto della Giunta Paroli, a motivo della ricollocazione in Piazza Vittoria, nello stesso punto, con fontana e accessori, del BIGIO, o LELO (sciocco) come diversamente lo chiamavano altri bresciani.

Abbiamo tuttavia ricostruito i costi del recupero e della ricollocazione: ben 460.000 euro. Una somma che con i tempi che corrono, con i tagli ai servizi sociali decisi da questa Giunta, sembra proprio esorbitante. Inutile. Una costo salito fino a 5.160.000 euro per la riqualificazione di tutta Piazza Vittoria, la quale, a causa della statua, perde fruibilità e sicurezza. Ma Paroli in questi 5 anni ci ha abituato ad un uso gravemente inadeguato delle risorse pubbliche.

                                       

Fin dal primo momento, la volontà di questa maggioranza di centrodestra ha scatenato polemiche. Brescia è costantemente sotto i riflettori dei media per temi poco nobili: dal bonus bebè alle multe del Sindaco; dagli sprechi, al BIGIO fascista. «Stiamo cercando contatti con diverse testate internazionali per dare una più spiccata visibilità al ritorno del maschio fascista in piazza Vittoria. È una querelle, quella sul Bigio, che desta attenzione anche oltre i confini nazionali» assicura il presidente dell'Anpi di Brescia Giulio Guidotti.

Nel merito è stato tirato in ballo anche il precedente Sindaco Paolo Corsini, che con un'intervista così interviene sul tema BIGIO sì, BIGIO no.

VAI ALLA PAGINA  http://www.ilfattobresciano.it/?p=2682

Opinione condivisa anche dall'architetto Vittorio Gregotti, il quale al Corriere, sulla questione della ristrutturazione di Piazza Vittoria e del ritorno del monumento, ha dichiarato: «A prescindere da sottese accezioni politiche, trovo sia arbitrario tornare indietro, allo spazio metafisico di Piacentini».

Il presidente onorario dell'Anpi, Lino Pedroni, ha già incontrato il Sindaco Adriano Paroli contestando quella che appare un'operazione nostalgica, addirittura pericolosa. E se il primo cittadino non dovesse revocare il trasferimento del BIGIO, afferma Pedroni « allora dovrà vedersela con una protesta ancora più decisa, sebbene non violenta. Il giorno in cui dovessero riportare la statua in piazza, troverebbero un muro umano. Ci opporremo fisicamente».

Ritengo demenziale la decisione. Ma a questo punto la ristrutturazione della statua è avviata. Il basamento è quasi ultimato. Le elezioni sono a fine maggio. Mica vorranno inaugurare la ricollocazione della statua il 25 aprile o il 1 maggio?

Cosa fare? Tutti suggeriscono cautela e buon senso. Non c'è dubbio, infatti, che una statua che ricorda l'ERA FASCISTA, collocata nello stesso posto, quasi una cartolina di un passato buio e infelice della storia italiana, peraltro a pochi metri da due formelle che ricordano due martiri della violenza nazi fascista, non può che rappresentare una gravissima provocazione. Da evitare. Il PD ha protestato contro questa decisione della Giunta Paroli, condividendo le preoccupazioni dei partigiani dell'ANPI di Brescia. 

Alcuni hanno suggerito la collocazione in un altro contesto, in Campo Marte per esempio. Personalmente ho suggerito il Parco Tarello, immensa area verde di Brescia Due. Ponte fra città vecchia e città moderna, dei gratacieli. Insomma, no a guerre ideologiche, sì al confronto per una decisione condivisa.

Spero che questa disponibilità venga raccolta. Brescia ha bisogno di tutto, certamente non della pericolosa rilettura a senso unico di una storia che abbiamo alle spalle. Ecco perchè condivido la mobilitazione delle Associazioni ANPI e Fiamme Verdi provinciali e di tanti altri cittadini bresciani che chiedono al Sindaco Paroli e all'Amministrazione di fermare le operazioni per il riposizionamento della statua “ERA FASCISTA” 

   VAI ALLA PAGINA  http://www.facebook.com/events/512823928753750/


FABIO CAPRA | informazioni | privacy - informativa cookie | Tutti i diritti sono riservati - eventuali contenuti e fonti di altra proprietà sono disponibili su questo sito previa autorizzazione degli autori. powered by ideattiva srl