FABIO CAPRA
Brescia con entusiasmo
Consiglio Comunale
27/09/2012
Matisse: per Paroli la colpa è (forse) di Artematica.
Una delega dimezzata
Brunello, Arcai, Paroli, Lechi
Corriere della Sera
Bresciaoggi

A chi assegnare il Tapiro d'oro?

Un Consiglio Comunale lungo e difficile quello di mercoledì scorso. Penosa la relazione introduttiva del Sindaco, secondo il quale se le cose sono andate nel modo che ora cominciamo a conoscere in tutti i suoi gravi aspetti, la colpa non è di Arcai, non è della Fondazione Brescia Musei. E non è ancora chiaro per Paroli se sia di Brunello e, dunque, di Artematica. Di conseguenza non è nemmeno sua.

Tutti hanno preso le distanze da Brunello. Addirittura hanno negato di conoscerlo. Capitato a Brescia per caso! Chiamato da Paroli, come invece aveva dichiarato Arcai alla stampa.

Il Sindaco, dopo una difesa tanto imbarazzante, quanto imprecisa e ipocrita, ha attaccato per 45 minuti il PD, Goldin, Corsini. E ha concluso tra la sopresa della sua stessa maggioranza, dimezzando Arcai. Vale a dire assegnado all'Assessore Pedretti la delega alle attività museali. Ho letto sulla bocca di taluni consiglieri del PDL dei "vaffa" molto evidenti, tanto amati da Beppe Grillo, rivolti al Sindaco. E sotto i portici della Loggia i commenti degli stessi erano al vetriolo.

Ridacchiavano, invece, i consiglieri della Lega, che per primi avevavo tacciato di "avventurieri" gli uomini di Artematica. A loro ne frega una .. pippa. Unità di misura che caratterizza anche il loro interessamento della protesta dei piccoli nomadi, arrivati sotto la Loggia con le famiglie a rivendicare il diritto allo studio. 

Doloroso, invece, l'intervento di Andrea Arcai. Dopo una breve e timida relazione, volta soprattuto a mettere in discussione i risultati della stagione di Goldin, ha letto una lettera al Sindaco, al quale rimetteva la disponibilità a farsi da parte. "... Nelle mani del Sindaco, piuttosto che negli artigli delle iene del PD". Per quanto mi riguarda è perdonato, vista la tensione che mostrava la sua faccia.

Ho rispetto di ogni avversario. Ho rispetto delle difficoltà di Arcai e del suo terribile momento, ma al tempo stesso ho ricordato lui che tutti noi, nel momento nel quale assumiamo responsabilità pubbliche, dobbiamo essere rigorosi e coerenti. Chi sbaglia paga, come ha detto Giorgio Agnellini, anche per le colpe dei collaboratori o dei consulenti.

 


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