Eravamo la città più virtuosa, meno indebitata, meno tassata d'Italia. La terza città europea.
Addirittura nel 2007, in anticipo rispetto alle sciagurate promesse di Berlusconi, siamo riusciti con un bilancio florido ad abolire l'ICI sulla prima casa. Nel 2008, il portafoglio del Comune era gonfio di 150 milioni di euro.
Oggi siamo a rischio commissariamento. Per evitarlo La Giunta Paroli-Rolfi è obbligata ad aumentare l'IMU. Ha bisogno di 27 milioni di euro per coprire un MEGA BUCO! Se la prende con il Governo Monti... perchè, come dice il Sindaco, la spending review ha tagliato altri 3 milioni di euro. Non dice il Sindaco che, al tempo stesso, gli consente di utilizzare il credito imposta che la Giunta Corsini, dal 2003 al 2008, ha accantonato. Ben 36 milioni di euro: 15 subito e 21 l'anno prossimo.
Vero è che le difficoltà di bilancio di cui soffre il Comune sono la conseguenza di 4 anni sciagurati, di spese inutili, di grossolani errori, di previsioni sbagliate. Lega e PDL sono gli artefici di questo risultato, per coprire il quale ora mettono le mani nelle tasche dei bresciani. In particolare, di commercianti, artigiani e imprenditori. E poi dicono che bisogna tagliare le tasse per accelerare lo sviluppo.
Solo 3,3 milioni servono a coprire i tagli 2012 alla spesa sociale, peraltro colmabili con il trasferimento dei risidui di Brixia Sviluppo, fusa in Brescia Infrastrutture. Quindi, 24 milioni di getito IMU servono solo a metter una pezza allo squilibrio provocato dalla Giunta.